Le 8 proposte

RIVALTA DI TORINO

1. Chiediamo che non siano candidate persone rinviate a giudizio o condannate, anche solo in primo grado, per reati di mafia o contro la pubblica amministrazione.
Chiediamo, inoltre, che lo stesso criterio resti valido per tutte le nomine di competenza del Sindaco.
Chiediamo che le cariche di Sindaco e di Assessore non siano cumulabili con altri incarichi elettivi o di nomina della Pubblica Amministrazione.

2. Chiediamo che non si facciano gare d’appalto al “massimo ribasso” nelle procedure di acquisizione di opere, forniture o servizi da parte del Comune.
Chiediamo di portare l’attività amministrativa al massimo controllo in tema di appalti comunali in applicazione al “Codice dei contratti pubblici, di lavori forniture e servizi” (d.l. n. 163 del 12 Aprile 2006 e successive modificazioni).

3. Chiediamo che l’Amministrazione Comunale, attraverso l’adesione al protocollo antievasione del 25 novembre 2010 tra ANCI Piemonte, Lega delle autonomie Piemonte, CGIL CISL UIL Piemonte, si impegni ad adottare tutti gli strumenti previsti dalla normativa per contrastare ogni forma di evasione contributiva presente sul territorio. Chiediamo che gli eventuali introiti recuperati siano utilizzati nell’ambito delle politiche sociali e nel sostegno alle fasce deboli della popolazione senza alcuna forma di discriminazione.

4. Chiediamo che la mozione (protocollo numero 19275/1 del 12 ottobre 2011) votata all’unanimità da 18 consiglieri in data 11 gennaio 2012 e che impegna l’amministrazione a costituirsi parte civile in caso di processi per mafia, racket o usura sul proprio territorio comunale venga mantenuta nel tempo e non abrogata.

5. Chiediamo che sia prodotto annualmente un censimento dello stato di occupazione delle abitazioni e degli edifici produttivi presenti entro i confini comunali, valutando quanti di questi siano costruiti ma non utilizzati, vuoti o sfitti.
Tale censimento è di grande importanza nella scelta di come investire il denaro pubblico e nella pianificazione urbanistica del paese, in quanto consente di valutare la bontà delle scelte a fronte di dati concreti, incentivando per esempio gli affitti, in loco di ulteriori concessioni edilizie.

6. Chiediamo che si provveda a rinnovare l’adesione del comune all’associazione AVVISO PUBBLICO, con la consapevolezza che ciò richiede partecipazione e impegno da parte dell’intera Amministrazione. Chiediamo inoltre l’adesione dell’Amministrazione Comunale alla Carta Etica (denominata Carta di Pisa – codice etico per gli amministratori locali) attraverso delibera di Giunta, del Consiglio Comunale o atto formale del futuro Sindaco.

7. Chiediamo maggiori garanzie di diritti alle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità e di nuove povertà, aggravate dalla pesante crisi economica che ha colpito anche la nostra città, e di politiche che prevedano percorsi di protezione, di integrazione, di educazione al consumo, di advocacy e di costruzione di relazioni per contrastare atteggiamenti discriminatori e xenofobi.
Chiediamo di potenziare le politiche di integrazione dei migranti, non riducendo gli investimenti in quest’ambito, garantendo il pieno funzionamento dei servizi per gli stranieri ed iniziative interculturali.
Chiediamo di individuare soluzioni reali alla questione della presenza di famiglie rom nella nostra cittadina, attivando politiche abitative e percorsi di integrazione sociale (scolastica, lavorativa, ecc).

8. Chiediamo che il Comune, in ottemperanza alla legge regionale n. 14 del 2007, si impegni a celebrare il 21 Marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, e nell’attivazione di tutti gli interventi previsti dalla legge al fine di promuovere l’educazione, l’informazione e la sensibilizzazione in materia di legalità.

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